Dalla Statale 45bis, nelle vicinanze del ponte di Toscolano, si entra nella Valle delle Cartiere. Lasciata l’autovettura al parcheggio si prosegue per la suggestiva strada sterrata, si passa dal Centro di Eccellenza 2 di Maina Inferiore fino al ponte di Maina Superiore, sede della Riserva di pesca sportiva alla trota.
Si gira a sinistra e si sale per il sentiero Montagnoli – Bassa Via del Garda, oltrepassato il cascinale e il piccolo laghetto artificiale, si giunge alla prima calchera, che è stata oggetto di restauro da parte della Comunità Montana P.A.G. B. negli scorsi anni.
Scendendo a sinistra per circa 100 mt si giunge al punto panoramico con ampia vista sulla valle e del Monte Castello. Ritornando sui propri passi fini alla calchera si imbocca la stradina ciottolata della Ghidia (segnavia bianco rosso) che porta ad un altro punto panoramico sulla Valle. Si scende a sinistra per una ripida stradina, al primo bivio si mantiene la sinistra salendo attraverso un antico lecceto che costeggia in quota la valle. Raggiunto il rudere di una vecchia calchera, si prosegue diritti per altri 200 mt fino al bivio che porta continuando diritti fino alla parete -palestra di arrampicata, mentre scendendo a destra, alla seconda calchera. Appena sotto la calchera è ancora ben visibile la vecchia strada militare che conduce in Valvestino. Se percorsa a sinistra si raggiunge un punto panoramico dal quale si può notare la palestra di roccia, il fondo valle, e il Monte Pizzocolo. Una volta tornati sui propri passi si scende per la vecchia strada militare verso fondo valle e dopo circa 80 mt, si imbocca un sentiero ripido fino alla Chiesetta di Luseti3. Lasciata la chiesetta e il Campo Scout, si attraversa il fiume Toscolano, percorrendo un caratteristico ponte di legno e imboccando la strada di fondo valle che costeggia a ritroso il fiume di Toscolano ricco di suggestivi ruderi a testimonianza di antichi opifici4.
1 Le calchere sono delle fornaci utilizzate in passato per la produzione della calce ottenuta cuocendo le rocce calcaree estratte dalle rocce del luogo.
2 Museo della Carta dedicato alla filiera carta-stampa. In 19 locali situati al piano interrato, al piano terra ed al I° piano sono state installate antiche macchine usate per la fabbricazione della carta, oltre che a documenti d’importanza storica.. Nelle varie sale vi sono installazioni multimediali che consentono di addentrarsi in questo mondo cartario. Sono stati posti inoltre dei magli o pestelli, i tini, le vasche di macerazione, i torchi ed i locali in cui avviene l’asciugatura dei fogli, la collatura degli stessi, la lisciatura del foglio e la formazione delle risme. Interessante il locale nel quale un ex dipendente della cartiera mostra al pubblico come si realizza un foglio di carta con il vecchio sistema. www.valledellecartiere.it
3 Chiesetta dedicata ai SS.Filippo e Giacomo già edificata nel 1520.
4 Verso la fine dell’Ottocento la Valle delle Cartiere era animata ancora da una ventina di opifici tra fabbriche di carta, macine d’oliva e fucine per la lavorazione del ferro
PERCORRENZA: a piedi
DIFFICOLTA: media
DURATA: 3:30 ore
DISTENZA: 8.7 km
DISLIVELLO: 300m